Carlo Peparello – Comportamento
Non giudicherò mai nessuno come “strano”. Sarebbe come ammettere di rinunciare a capire chi non comprendo.
Non giudicherò mai nessuno come “strano”. Sarebbe come ammettere di rinunciare a capire chi non comprendo.
Rendersi conto degli errori e chiedere scusa e un segno di onestà e forza, invece…
Non conta quante impronte lasci, conta il cammino che tu farai. Non conta l’altezza da te raggiunta, conta solo il volo che spiccherai. Non contano cielo e terra dove ti troverai, conta l’anima che ci metti in qualsiasi direzione tu vada.
L’uomo che impara a governare la propria lingua saprà gestire l’intero suo corpo.
Ho un’arcana attrazione per le case abbandonate, private dell’umano calore, per le loro finestre vista cielo, per la loro dignità impolverata, per la natura che inesorabilmente fagocita i suoi ricordi. Starei ore ad ascoltare le storie che le pareti scarnificate sussurrano, stanche, ma mai asservite al tempo.
Non sono una persona speciale, non sono nessuno per potermi dare titoli e lodi. So soltanto che ogni cosa che faccio cerco di farla al meglio. Ogni cosa che sento e penso non la nascondo. La sincerità per me è alla base di ogni cosa e il rispetto è fondamentale verso gli altri, ma anche verso se stessi.
Conosci dunque te stesso, non presumere d’investigare Dio: l’uomo è lo studio più adatto all’umanità.