Albert Camus – Comportamento
C’è la bellezza e ci sono gli umiliati. Qualunque difficoltà presenti l’impresa, non vorrei mai essere infedele né ai secondi né alla prima.
C’è la bellezza e ci sono gli umiliati. Qualunque difficoltà presenti l’impresa, non vorrei mai essere infedele né ai secondi né alla prima.
Dio può riaprire un portone, io quando chiudo chiudo con triplice mandata.
Cerchi sempre di sorridere e di non far trasparire quel velo di tristezza che ti porti dentro, e se crei un puzzle del tuo ritratto scrivendo pensieri, frasi, poesie come se fossero le tessere colorate con gli stati d’animo del momento, perché gli occhi delle persone si limitano solo a vedere l’unicità del singolo pezzo e non quello che ne esce dall’ampia visione dell’insieme?
Limitarsi a coltivare il proprio “orticello”, non guardare mai fuori dalla propria “finestra”, mettere i “paraocchi” per non vedere: che senso ha? Scavalchiamo il nostro orticello, apriamo quella finestra, togliamo i paraocchi: solo così gusteremo appieno il senso della vita.
Le cose che perdi sono spesso quelle che vuoi troppo o che ami troppo. Perché quel “troppo” ti fa commettere troppi errori. Ma lo capisci solo dopo.
Certo che posso venirti incontro, ma solo per investirti.
Seguirò sempre le mie speranze. Quelle che mi hanno resa ciò che sono. Quelle speranze che non mi hanno abbandonato mai lungo questo tragitto di vita, che… mi ha fatto comprendere tante cose. Le seguirò per il valore che mi hanno donato, per le soddisfazioni che mi hanno regalato. Le seguirò perché credo che la felicità esista ed io senza presunzione voglio incontrarla tra le conferme del quotidiano, tra le parole pronunciate solo al vento, tra la ricchezza non materiale di questa vita, tra l’amore che un giorno mi saprà sorprendere!.
Dio può riaprire un portone, io quando chiudo chiudo con triplice mandata.
Cerchi sempre di sorridere e di non far trasparire quel velo di tristezza che ti porti dentro, e se crei un puzzle del tuo ritratto scrivendo pensieri, frasi, poesie come se fossero le tessere colorate con gli stati d’animo del momento, perché gli occhi delle persone si limitano solo a vedere l’unicità del singolo pezzo e non quello che ne esce dall’ampia visione dell’insieme?
Limitarsi a coltivare il proprio “orticello”, non guardare mai fuori dalla propria “finestra”, mettere i “paraocchi” per non vedere: che senso ha? Scavalchiamo il nostro orticello, apriamo quella finestra, togliamo i paraocchi: solo così gusteremo appieno il senso della vita.
Le cose che perdi sono spesso quelle che vuoi troppo o che ami troppo. Perché quel “troppo” ti fa commettere troppi errori. Ma lo capisci solo dopo.
Certo che posso venirti incontro, ma solo per investirti.
Seguirò sempre le mie speranze. Quelle che mi hanno resa ciò che sono. Quelle speranze che non mi hanno abbandonato mai lungo questo tragitto di vita, che… mi ha fatto comprendere tante cose. Le seguirò per il valore che mi hanno donato, per le soddisfazioni che mi hanno regalato. Le seguirò perché credo che la felicità esista ed io senza presunzione voglio incontrarla tra le conferme del quotidiano, tra le parole pronunciate solo al vento, tra la ricchezza non materiale di questa vita, tra l’amore che un giorno mi saprà sorprendere!.
Dio può riaprire un portone, io quando chiudo chiudo con triplice mandata.
Cerchi sempre di sorridere e di non far trasparire quel velo di tristezza che ti porti dentro, e se crei un puzzle del tuo ritratto scrivendo pensieri, frasi, poesie come se fossero le tessere colorate con gli stati d’animo del momento, perché gli occhi delle persone si limitano solo a vedere l’unicità del singolo pezzo e non quello che ne esce dall’ampia visione dell’insieme?
Limitarsi a coltivare il proprio “orticello”, non guardare mai fuori dalla propria “finestra”, mettere i “paraocchi” per non vedere: che senso ha? Scavalchiamo il nostro orticello, apriamo quella finestra, togliamo i paraocchi: solo così gusteremo appieno il senso della vita.
Le cose che perdi sono spesso quelle che vuoi troppo o che ami troppo. Perché quel “troppo” ti fa commettere troppi errori. Ma lo capisci solo dopo.
Certo che posso venirti incontro, ma solo per investirti.
Seguirò sempre le mie speranze. Quelle che mi hanno resa ciò che sono. Quelle speranze che non mi hanno abbandonato mai lungo questo tragitto di vita, che… mi ha fatto comprendere tante cose. Le seguirò per il valore che mi hanno donato, per le soddisfazioni che mi hanno regalato. Le seguirò perché credo che la felicità esista ed io senza presunzione voglio incontrarla tra le conferme del quotidiano, tra le parole pronunciate solo al vento, tra la ricchezza non materiale di questa vita, tra l’amore che un giorno mi saprà sorprendere!.