Paul Valéry – Comportamento
Un uomo tirava a sorte tutte le sue decisioni. Non gli capitò maggior male che a quelli che riflettono.
Un uomo tirava a sorte tutte le sue decisioni. Non gli capitò maggior male che a quelli che riflettono.
Al mondo ci sono persone per le quali si continuerebbe a sbagliare sempre, e credimi, se ciò mi permettesse di averti ancora, non esiterei, perché per me, tu sei diventata una di quelle per cui rischierei.
Non dare mai giudizi negativi sugli altri. Pensa prima attentamente perché sarai, alla fine, contento di non avere proferito verbo.
Questa è la prima della seconda serie… se non vi do noia grazie a voi.
Alcuni “no” vanno anche gridati se serve. Non possiamo subire, né giustificare quelle persone che…
C’è chi muove i fili del mondo, non riuscendo a volte neanche a muovere se…
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c’è dolo, ossia una coscienza deliberata e un’intenzionalità consapevole di “cadere in tentazione” compiendo un male ch’eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c’è dolo bensì l’incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l’inevitabile rischio dell’avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell’esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.