Lina Sotis – Comportamento
Cosa non fare mai: applaudire per un atterraggio o quando passa un carro funebre. Il primo applauso fa trasferta di chi non si trasferisce mai, il secondo non rende onore al morto ma rende un funerale uno spettacolo.
Cosa non fare mai: applaudire per un atterraggio o quando passa un carro funebre. Il primo applauso fa trasferta di chi non si trasferisce mai, il secondo non rende onore al morto ma rende un funerale uno spettacolo.
Entrare nel cuore di qualcuno è splendido, solo va calcolato il rischio di sfratto esecutivo che è dietro l’angolo, anche quando sembra di aver trovato una dimora stabile.
Quando la comprensione diviene il tuo occhio, riconoscerai i semi che tieni stretti tra le mani. La tua mente è un terreno fertile, che da ricovero e nutrimento a qualsiasi cosa tu le abbia offerto. Il buon contadino sa che se pianta ortica, raccoglierà ortica, ma se pianta grano raccoglierà grano. Non offrire alla tua mente, semi di cui non vorresti poi saggiarne gli amari bocconi. La nostra mente è un cuoco cieco, offrigli della farina, chiedendogli una pizza e lui impasterà con devozione il composto mettendoci lievito sale e olio per rendere il tutto morbido e lievitato, ma il povero cuoco cieco non sa che quella che tu gli hai spacciato per farina altro non era che polvere di sterco. Mangeresti tu una pizza fatta con polvere di sterco? Chi è colpevole in questo inganno il cuoco cieco o tu stesso? I pensieri sono il frutto complesso della nostra mente, che partorisce solo i figli della nostra semina. Non piangere oltre quando mostri famelici soffocheranno la tua mente, ricorda la mano che ha messo a dimora quei semi è la tua, cambia e vivrai.
Delle critiche sterili della gente inutile non so che farmene. Mi basta l’amore delle persone…
L’uomo non s’immedesima nelle altrui necessità perché schiavo dei propri bisogni.
L’animale non avendo l’intelletto non può comportarsi da uomo. L’uomo avendolo, può comportarsi da animale.
La gente fa di tutto per perderti. Ignora, offende, ferisce. Alla fine ci riescono. Eccome. Mi perdono. Del tutto, senza riserva alcuna. E tutto l’affetto, vero, che nutrivo per loro svanisce e ritorno mia. E cancello nome, cuore e ricordi, e riprendo me stessa, che valgo più di ogni altra cosa.