Stefano Del Degan – Comportamento
Oggi, per i più, è facile udire, ma sono pochi che sanno ascoltare.
Oggi, per i più, è facile udire, ma sono pochi che sanno ascoltare.
La gente non parla con tono alto, no; ormai tutti gridano perché quasi più nessuno sa ascoltare, e così molti vogliono imporsi coll’arroganza del gridare su chi parla, illudendosi di attirare l’attenzione e il sentire altrui.Io parlo a bassa voce, meglio ancora scrivo. Lascio che gli schiaffi morali colpiscano al posto mio perché nulla è impossibile a Dio, e non lo dico per fare la rima, né perché suona bene, lo dico per esperienza personale perché posso dimostrarne le prove.
Inneggiamo troppo la libertà illudendoci che precludere i sentimenti, o imprigionarci dietro ad uno scudo di indifferenza ci renda liberi, tanto da non renderci conto che quel paravento che innalziamo davanti a noi è un palliativo che nasconde soltanto la parte fisica del nostro essere, lasciando fuori come una coperta troppo corta, il dolore della nostra anima. Tutto questo, quando cerchiamo la libertà con sacrificio, con qualche rinuncia, per paura. Sì, perché abbiamo paura di soffrire, di rimanere delusi vivendo l’attimo senza pensare al dopo e allora preferiamo scegliere di restare in silenzio da soli. Siamo troppo condizionati dalla società, dai preconcetti, dai sensi corporali e non lasciamo quasi mai che il cuore comandi sulla ragione.
Ciao… dire ciao è un saluto di massimo rispetto.Infatti la parola ciao deriva dal dialetto veneto, e più propriamente era una saluto che significava schiavo tuo (s-ciao).I classici “buongiorno” e “buonasera” potrebbero essere inappropriati in quanto potrebbero essere rivolti ad una persona che ha un lutto in famiglia o un qualsiasi altro gravissimo problema che rende pessima la giornata o la serata.Il “salve” deriva da un antico saluto latino e significa stai bene, stai in salute… e potreste rivolgerlo ad un ammalato grave e quindi suonerebbe un po’ come una presa in giro.Quindi, quando incontrate una persona veramente importante e che considerate degna del vostro massimo rispetto, non esitate a pronunciare un bel ciao.(Davide Capelli)
In questo periodo ho troppi pensieri che mi frullano in mente, tanti troppo ruvidi da trattare con ammorbidente, altri invece così delicati da trattare a freddo, infine alcuni così fragili da dover escluderne la centrifuga. Ogni pensiero merita un trattamento a sé, non si possono buttare tutti in un calderone e attendere che ne escano integri.
La fine e sottile arte di aiutare un amico e poi sparire, in silenzio, come se nulla fosse accaduto, mentre lui comprende tutto e, da solo, va avanti e vince la sfida giornaliera con la Vita.Questa è la mia soddisfazione.
Ci sono segreti che non devono uscire neppure da noi stessi.