Eduard von Keyserling – Comportamento
È molto comodo avere un’ossessione. Non c’è più bisogno di riflettere su quel che dobbiamo fare; siamo obbligati a farlo, che lo vogliamo o no. È un po’ come un impiego statale.
È molto comodo avere un’ossessione. Non c’è più bisogno di riflettere su quel che dobbiamo fare; siamo obbligati a farlo, che lo vogliamo o no. È un po’ come un impiego statale.
Levin riguardava il fratello come un uomo di vastissima intelligenza e di vastissima cultura, di una nobiltà di propositi eccezionale; ma nel profondo dell’anima, via via che avanzava negli anni e lo conosceva meglio, cominciava a dubitare che quelle stesse sue qualità fossero un ostacolo alla semplice comprensione della vita.Osservava che Sergej, come molti altri che spiegavano la loro attività per il bene generale, non era portato a questo per sentimento, ma soltanto per ragionamento, e riguardava le questioni del bene dell’umanità e dell’immortalità dell’anima come si riguarda una partita a scacchi o il funzionamento ingegnoso di una nuova macchina.
Chi vive di apparenza, si merita gente che guarda solo quella.
Certa gente non ce la può fare a non fare male agli altri, proprio non…
Finché avrò i miei sogni proverò a realizzarli e non risparmierò le mie forze e i miei sorrisi. E quando, infine, il tempo prevarrà su di essi verrà il momento di far spazio ai ricordi e vivere di emozioni. Solo così non avrò sprecato neanche un giorno della mia vita.
Come si fa a condannare e giudicare qualcuno quando non lo si conosce… quando non…
Non giocare con i “ti voglio bene” con i “ti amo” ma soprattutto non approfittare della mia sincerità. Anche io so essere stronza quando voglio.