Patrizia Luzi – Desiderio
Il desiderio di te mi fa impazzire così tanto, da voler materializzare i sogni dove il protagonista principale sei tu.
Il desiderio di te mi fa impazzire così tanto, da voler materializzare i sogni dove il protagonista principale sei tu.
L’ho visto molto cambiato, non saprei se in bene o in male. Vedo soltanto il cambiamento ed è una cosa che mi piace tanto. La vorrei approfondire per soffocare la mia curiosità.
Le attese ti fanno vibrare il cuore, le distanze aumentano il desiderio di tener tra le braccia chi si vuole bene.
La cattiveria è diventato ormai il tuo pane quotidiano, forse perché è l’unica cosa che puoi permetterti per rifocillarti, visto il fallimento totale di tutta la tua vita.
Nella mia vita ci sono cose e persone che mi mancano a volte tanto, a volte poco, ma nonostante tutto resto in piedi e vado avanti.
Se un giorno al segnale proveniente da un angolo remoto della terra, dovessimo toglierci tutti la maschera che portiamo, ci stupiremmo di vedere la nostra stessa fragilità su un altro volto. Solo allora non indosseremo più quella maschera, liberi di essere noi stessi e di vivere una splendida utopia.
Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.