Ilaria Pasqualetti – Desiderio
Alle volte vorrei avere un registratore a portata di mano quando parlo con qualcuno per fargli risentire le cazzate che è capace di dire.
Alle volte vorrei avere un registratore a portata di mano quando parlo con qualcuno per fargli risentire le cazzate che è capace di dire.
Il bene e la giustizia non sono mai cause perse, anche se forse non saranno mai complete, la vera sconfitta è smettere di cercarle, di desiderarle, e si accetta di inscenare la propria battaglia contro innocui fantocci, su cui si adagiano le brame di falsi domani.
I nostri corpi inaspettatamente compenetranti erano un incontro unico di carne e dolorose attese, inno ingiustificato a quella vita che finalmente ci aveva sorpreso. Sospesi in un abbraccio eterno, quella piccola stanza nel cuore di Roma era il nostro ritaglio di paradiso, il nostro improvviso riscatto da un’esistenza tiepida e senza tumulti. In quella stanza benedetta, vergine per noi, priva di qualunque orpello inutile, oltre all’ansare del nostro respiro, non c’erano altro che cielo e luce e quell’atto sessuale veniva a completare un amore che, ora, veramente, non veva bisogno d’altro.
Ognuno prende la vita a modo suo, io sinceramente la prendo col sorriso e ne sono felice.
Noi non riusciamo a cambiare le cose secondo il nostro desiderio, ma gradualmente il nostro desiderio cambia.
Immaginarmi con te è come sentirti, dentro di me, come se tu fossi l’alta marea.
Quando ti ritroverai a non aver più paura del futuro vorrà dire che i tuoi dolori hanno fatto si che tu trovassi la forza di affrontarlo.