Antonio Piazzolla – Desiderio
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Non mi è mai piaciuto il fritto misto. Prendere dal piatto una verdura in pastella senza sapere se sarà un cavolo, un broccolo o un carciofo mi toglie il gusto di mangiare.Preferisco assaporare anche con gli occhi. E pre-gustare, pre-sentire, pre-vedere ciò che sto degustando…
Si lotta sempre per avere qualcosa, lotti, combatti anche contro te stessa, ma se quel qualcosa non segue i tuoi desideri, combattere non serve a niente, allora aspetti con pazienza, ma l’importante è il non dimenticarsi mai di se stessi mentre si aspetta e se si aspetta vuol dire che quello che cerchi è più forte di ogni altro desiderio.
Vorrei una persona che sia pazza di me come io lo sono di lui.
Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni.
Sei nato sognatore, spiega le ali e vola verso l’infinito. È lì che si trova la felicità.
Meglio uscire anche per un solo giorno al sole… volare sui prati tra i fiori ed i colori piuttosto che morire di noia in una crisalide senza mai conoscere niente.