Gabriele Costanzo – Desiderio
Il giorno in cui vedrò dove andrà a finire una stella cadente, si esaudirà un mio desiderio.
Il giorno in cui vedrò dove andrà a finire una stella cadente, si esaudirà un mio desiderio.
Il desiderio, qualsiasi forma abbia, è una nuvola che tutti dobbiamo attraversare. “A voglia” fare come Schopenhauer: l’assenza di volontà, e quindi di dolore porta inevitabilmente a un baratro di emozioni. Un piatto vuoto, un piatto piatto. Casomai è meglio superare il nostro limite, o semplicemente guardarlo, osservarlo da molto vicino, senza timore e rendersi sempre più consapevoli di chi siamo e cosa vogliamo davvero.
Chi si vanta delle innumerevoli conquiste effettuate con gli amici al bar come se avesse vinto un trofeo di calcio, o una coppa; meriterebbe di passar l’esistenza da solo per il resto della sua vita.
Il silenzio uccide.
Mai ti è dato un desiderio… se non ti è dato il potere di realizzarlo!
La vita è un miraggio e tu sei la mia oasi! Ma tua madre, da dove salta fuori? Perché non rimane nei miraggi di tuo padre.
La pelle si scalda al tocco delle nostre mani, spogliandoci di ogni velo. Pensieri intimi, vogliosi investono i desideri nascosti amplificando i battiti dei nostri cuori.