Andrea Polo – Desiderio
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
È emozione che si ferma in gola sentire la dolcezza di un respiro, l’eco di un battito, che lento penetra ogni parte di me.
E mi manchi ancor di piùse il tuo sorriso è laggiùpercepisco il desideriodi capitare proprio lìcircostanza casualeo coincidenza o chissà che.
Sei un tesoro incustodito, sarò il tuo forziere.
Ogni seme è un desiderio.
Le sue cosce. La corrente che gli risale la spina dorsale. La carta sottile delle palpebre. L’odore di capelli dei capelli. L’assurda, ebete, insensata, idiota, perfetta semplicità dell’incastro.
Se la vita fosse come il silenzio di un tramonto, come la dolcezza di volo di gabbiani. Se la vita fosse tutto ciò potrei dire questo è il paradiso.