Andrea Polo – Desiderio
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
Seduto su di uno scoglio, da lontano guardai, e mi chiesi cosa fosse quella immensità che sovrasta la terra, e il cielo. Altre domande non seppi dare fin quando da quella immensità non fui catturato.
Quando un desiderio muore, diventa un sogno o un incubo.
Nella mia vita, io incontro migliaia di corpi; di questi io posso desiderarne delle centinaia; ma di queste centinaia, io ne amo uno solo. L’altro di cui io sono innamorato mi designa la specialità del mio desiderio.
I tuoi morsi stuzzicano il mio piacere portandomi alla soglia della follia di raggiungere quell’esplosione di piacere.
Nella società moderna, sta scomparendo il buon senso, ma questo è dovuto ad una radice che è difficile da estirpare radicata in ogni ambito sociale.
Non puoi essere lontano chi porti nel cuore.
Stai bene dove stai? Beh, si. Sussiste, però, quel desiderio, quella speranza di trovare un luogo che sia mio, un santuario per i miei pensieri. L’unico mio problema consiste nel cercare il mio angolo in un mondo maledettamente rotondo.