Flavia Ricucci – Desiderio
Se di “te” mi raccontinon dire “noi”, non vogliosapere a chi appartieni.
Se di “te” mi raccontinon dire “noi”, non vogliosapere a chi appartieni.
Com’è poco il tempo che passa tra il tramontare ed il sorgere, amo dormire, specialmente amor mio son troppo poche le ore da trascorrere con te.
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di star dietro a un proprio desiderio. Si fa la schifezza e poi la si paga. E solo questo è davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare. Solo questo è importante.
Essere o apparire? Io voglio apparire ciò che sono.
Quello che si desidera con l’età che avanza è che almeno la notte ti sia di sollievo ai tuoi acciacchi e che ci sia qualcuno vicino che sa come farteli dimenticare e convincerti che per te l’età non è affatto passata.
Mostra quel triangolo di seta dal morbido apparire, convulsamente arrotolata nell’acerba carne ti proponi allo sguardo. Veritiero è quel mio guardare, che si infrange su pelle arsa dal piacevole vedere. Sei così tinta della tua stessa essenza, bagnata del tuo respiro. Sarà gioia godimento emozione o solamente piacere dell’essere.
Il desiderio è un vuoto da colmare dopo le continue assenze di un’anima in attesa.