Alessandra Lanza – Desiderio
Come una luce fulgida, un giorno non molto lontano accendesti i miei sensi, e delle ali bianche nell’immenso cielo azzurro, mi posarono sul monte dell’oblio.
Come una luce fulgida, un giorno non molto lontano accendesti i miei sensi, e delle ali bianche nell’immenso cielo azzurro, mi posarono sul monte dell’oblio.
Queste ore di confine tra la notte e la prima luce del mattino che ancora non viene sono quelle in cui mi piace accoccolarmi.
Facile crearsi illusioni… continuiamo a credere che i desideri si avverino eppure ormai lo sappiamo che non è vero che le stelle cadono!
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Certo… mi piace che tu ami il mio cervello… però spiegami come mai lo stai cercando così in basso.
Una volta raggiunti, i desideri materiali perdono valore e sono subito sostituiti da nuove ambizioni.
Per quale motivo desideri così tanto toccarmi?