Raffaele Direnzo – Destino
Non siamo noi a scegliere di cosa farne della vita, è il destino che decide. Anche se non lo capiamo ci dobbiamo adeguare.
Non siamo noi a scegliere di cosa farne della vita, è il destino che decide. Anche se non lo capiamo ci dobbiamo adeguare.
Il tempo scorre, apparentemente, lento; inesorabile è la sua corsa contro l’Uomo “inerme”.
Un altro giorno è andato via, è come scrivere una poesia, vedere un mondo mai esplorato, scoprire un canto mai cantato.
Non si può fuggire dal proprio destino, ne lo si può cambiare, si può solo essere abbastanza uomini da saperlo accettare.
Ci sono cose che nemmeno gli angeli possono vedere o farci conoscere: fatti della nostra vita anche più grandi di loro, che rimangono oscuri. Inoltre abbiamo tutti uno spazio di manovra all’interno della nostra storia. Il destino ci fa percorrere una strada, ma non è detto che, durante il percorso, noi non possiamo allungare un po’ per viuzze secondarie e fare qualche tentativo di scegliere una strada panoramica.
Il “destino” altro non è che un pretesto per coloro i quali non riescono a “guidare” la propria esistenza. Un grande uomo non assiste da spettatore al fluire degli eventi bensì muove i fili di quella “caotica marionetta” chiamata vita, essa viene determinata dalle opportunità che cogliamo e soprattutto da quelle che ci lasciamo sfuggire perciò diventa fondamentale non impantanarsi nei rimpianti, mettersi al volante e spingere sull’acceleratore, avendo come unica meta l’amore. Già, perché lui, privo di ogni logica, non accetta la staticità di “binari” imposti dal fato.
Vogliamo tuttoma non ce ne rendiamo contoche “tutto” siamo noi.