Gerardo Migliaccio – Destino
Non capisco di quale tragedia parli, già siamo all’epilogo finale.
Non capisco di quale tragedia parli, già siamo all’epilogo finale.
Viviamo la vita un po’ così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
Quando si scrive della verità, quella vera, e si racconta il suo esistere, essa si svela come se amasse chi le ha scritte in un punto dell’anima dove l’odio è bandito. È celata la sua grandezza persino a chi la racconta, fino a che essa si spiega lungo il tempo di un destino fermo e invisibile.
Mi verrebbe da saltare da questo molo sul mare. Giù, dritto, sopra gli scogli e, infrangermi come fa l’acqua del mare ma… io sono acqua!
La mancanza di te è un segno di amore vero.
Il futuro ha importanza se ha un presente solido e non un passato malato.
Diventa chi sei!