Antonino Gatto – Destino
Non si può godere del dolore altrui se non si è certi del proprio destino.
Non si può godere del dolore altrui se non si è certi del proprio destino.
Il destino di Hong Kong ha ora lo stesso destino della Cina. Non c’é possibilità di fuga.
Gli dèi non dimenticano. Ci possono colpire quando vogliono, nel modo più atroce. Se la cosa più terribile al mondo per un uomo è di cadere nelle mani di un altro uomo, puoi immaginare che cosa significa cadere nelle mani di un Dio che ti odia?
Quando hai la sensazione che il destino ti vuole mettere i bastoni tra le ruote, per sicurezza vai in giro a piedi.
Non puoi sempre pensare che la fortuna ti abbia abbandonato, non puoi essere così sfigato da tenerla lontano troppo a lungo. Prima o poi verrà a cercarti, tu fatti trovare in casa e accoglila bene, se vuoi che torni a farti visita.
Liberi di giocare, liberi di ingannare, liberi di sognare, liberi di illudere, liberi di fantasticare, liberi di non mollare, liberi di andare, liberi di tornare, liberi di lasciare, liberi di ricominciare, liberi di credere, liberi di lottare, liberi di essere, il meglio del meglio, che possiamo essere, liberi di scegliere quali azioni vogliamo fare, liberi di essere liberi, nel realizzare, il gesto più giusto e più consono, che la nostra personalità possa accettare, liberi di scegliere da che parte stare, e non stupirsi se poi faremo del bene o del male, perché eravamo liberi di scegliere, appunto, da che parte stare.
Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un’azione attiva, un trionfo positivo.