Andrew Sean Greer – Destino
Strano come il passato torni con abiti diversi, fingendosi uno sconosciuto.
Strano come il passato torni con abiti diversi, fingendosi uno sconosciuto.
Destino: l’autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Io non cerco la morte, è la morte che cerca me.
Più tardi, a scuola, era lei che riusciva dove fratelli e cugini fallivano, a lei il maestro invariabilmente chiedeva di fornire la spiegazione corretta. Non solo leggeva, la leggeva il Libro Sacro. Non si accontentava di dire semplicemente ciò che pensava, ma si misurava con l’opinione generale per plasmarsi, come una stella cadente affrontava le tenebre inespicabili per definirsi. E guai a quelli che contraddicevano la sua lettura dell’universo; guai a chiunque cercasse di discutere la sua interpretazione dell’eternità, perché lei demoliva i loro argomenti senza preoccuparsi della loro umiliazione. Era insopportabile. Quando i suoi cugini protestavano contro la sua spietatezza, lei si meravigliava. Non preferite la verità al vostro orgoglio? Chiedeva spalancando gli occhi.
Seguire uno stesso destino non significa essere uguali.
Ho continuato a camminare proprio quando ho avuto la consapevolezza dell’umiliazione e proprio allora ho capito di essere libero anche nella scelta del destino.
Quasi mai le cose vanno come vorremmo. Tante volte purtroppo, più spesso, credo per fortuna.