Susan Randall – Destino
Le parole che accompagnano la nostra esistenza, le stesse parole, ci regalano ogni giorno una piccola riproduzione d’eternità. Basta crederci.
Le parole che accompagnano la nostra esistenza, le stesse parole, ci regalano ogni giorno una piccola riproduzione d’eternità. Basta crederci.
Le linee curve delle montagne scrivono fine sullo spazio di un cielo cupo, dove croci, nell’inconscio dei sensi, segnano il destino degli appena nati, oppressi da un oscuro senso di colpa, che li accompagnerà oltre la vita.
Quando la vita, il mondo ti diranno che di più non puoi, sentirai il pianto dell’anima, quel pianto è la tua forza il tuo futuro, il tuo destino.
Guardati attorno, tutto sembra immobile… beh non è così. Tutto gira, tutto si muove, spera solo di non cambiare in male.
Nei tempi fatti diventare oscuri con la forza, non c’è forse di peggio che essere i primi a far precipitare gli eventi proprio con il proposito di veder nascere un mondo migliore. Certi piani premeditati, non vanno mai a buon fine. Il male che si causa potrebbe essere al di là di qualsiasi speranza e ritorno. Persino al di là del potere di Dio. Senza più certezze, ne resta una sola, quella nel centro, il nocciolo della questione, quello difficile da mandare giù. Non è commestibile, ma se si sparge in terra e muore, fiorisce. Interessante, non trovi contadino del Regno, che passi con le lame sulle schiene altrui, che saccheggi tesori dai campi? Io lo trovo interessante. Allora, da quale parte sto? Da una o dall’alta o da entrambe? O da nessuna delle due? Dalla parte del blu o del rosso, del pari o del dispari? Che te ne frega. Non ha la minima importanza quando esse sono le due facce della stessa medaglia. In contrapposizione, ma unite come due mani che si stringono. Dio e il diavolo. Vedi quindi che qualsiasi cosa una parte faccia all’altra la fa a se stessa. Non possono uscire dal cerchio, devono vedersela con quello che hanno. Se hanno troppo spirito, bada bene, se hanno, non se sono, perché non possono essere nient’altro se non quello che già erano, il cerchio perde il suo equilibrio. Se l’energia cosmica si raddoppia con una sola macellazione e il cerchio diventa un otto, entrambe le parti finiranno per essere distruttive al loro interno. All’interno è dove sono e dove saranno, e dove moriranno. Nel nulla. In esso non c’è esistenza, ma la sua assenza, il contrario della vita, ma anche della morte. La negazione dell’eternità. Non può cercarla Dio in quello che ha perduto, assassinandolo e avere per sé nuovi nati. Ha visto il suo destino. La metà splendente di questo universo contiene la sua distruzione. Raddoppiando l’energia di queste due metà non ha fatto altro che confermare la Sua natura. I sogni sono incantevoli, ma di essi bisogna accettare tutto, come Egli dice per la Sua parola. Altrimenti Dio è il primo a credere e a prendersi solo la parte che gli garba. Volendo essere il solo Dio, inferocito se qualcuno scopre che esiste… che esisteva qualcosa di più, aumentando la Sua potenza ha negato la divinità, e allo specchio, infine, ha visto quello che è e che siamo tutti, persino gli angeli, che credono di essere tanto superiori. Un uomo.
Oggi, alla fine, è il giorno che faceva paura ieri. Solo un passo alla volta, giorno dopo giorno impareremo di nuovo a camminare, ma c’è la faremo sempre, perché una donna non rinuncia mai a lottare.
Devi andare avanti perché anche oggi la vita ha deciso di donarti questo nuovo giorno. Non credere che sia poco. C’è gente che lotta e spera in qualcosa di più grande: Esserci.