Fabio Leto – Destino
Il destino è un amico ingrato: più si crede in lui e più ti volterà le spalle.
Il destino è un amico ingrato: più si crede in lui e più ti volterà le spalle.
Che fine hanno fatto l’immortalità, il paradiso e la giustizia? Credo che le potenze celesti sopra il mondo se li siano giocati ai dadi. Triste perdere contro sé stessi.
Nascere, crescere, combattere, vivere e sopravvivere… per non morire.
Basta un piccolissimo particolare a far crescere in noi la voglia di esistere. Un pettazzurro su di un albero spoglio, una dolce melodia proveniente da chissà quale dimora, la maestosità del mare nel silenzio assoluto, l’attesa di un qualcosa che potrebbe cambiarci la vita. Tutto della durata di un solo istante, basterebbe catturarlo.
Esistono persone ordinarie, nate per trascorrere una vita ordinaria che darà frutto ad opere ordinarie.Ma esistono anche persone straordinarie, nate per trascorrere una vita straordinaria che darà frutto ad opere straordinarie.Queste ultime persone saranno dannate dalla loro stessa straordinarietà.
Nulla accade per caso. Tuo quello che succede intorno a noi è la conseguenza delle nostre azioni. Per questo motivo dobbiamo essere più consapevoli delle nostre azioni e pensare sempre alle conseguenze.
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…
Che fine hanno fatto l’immortalità, il paradiso e la giustizia? Credo che le potenze celesti sopra il mondo se li siano giocati ai dadi. Triste perdere contro sé stessi.
Nascere, crescere, combattere, vivere e sopravvivere… per non morire.
Basta un piccolissimo particolare a far crescere in noi la voglia di esistere. Un pettazzurro su di un albero spoglio, una dolce melodia proveniente da chissà quale dimora, la maestosità del mare nel silenzio assoluto, l’attesa di un qualcosa che potrebbe cambiarci la vita. Tutto della durata di un solo istante, basterebbe catturarlo.
Esistono persone ordinarie, nate per trascorrere una vita ordinaria che darà frutto ad opere ordinarie.Ma esistono anche persone straordinarie, nate per trascorrere una vita straordinaria che darà frutto ad opere straordinarie.Queste ultime persone saranno dannate dalla loro stessa straordinarietà.
Nulla accade per caso. Tuo quello che succede intorno a noi è la conseguenza delle nostre azioni. Per questo motivo dobbiamo essere più consapevoli delle nostre azioni e pensare sempre alle conseguenze.
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…
Che fine hanno fatto l’immortalità, il paradiso e la giustizia? Credo che le potenze celesti sopra il mondo se li siano giocati ai dadi. Triste perdere contro sé stessi.
Nascere, crescere, combattere, vivere e sopravvivere… per non morire.
Basta un piccolissimo particolare a far crescere in noi la voglia di esistere. Un pettazzurro su di un albero spoglio, una dolce melodia proveniente da chissà quale dimora, la maestosità del mare nel silenzio assoluto, l’attesa di un qualcosa che potrebbe cambiarci la vita. Tutto della durata di un solo istante, basterebbe catturarlo.
Esistono persone ordinarie, nate per trascorrere una vita ordinaria che darà frutto ad opere ordinarie.Ma esistono anche persone straordinarie, nate per trascorrere una vita straordinaria che darà frutto ad opere straordinarie.Queste ultime persone saranno dannate dalla loro stessa straordinarietà.
Nulla accade per caso. Tuo quello che succede intorno a noi è la conseguenza delle nostre azioni. Per questo motivo dobbiamo essere più consapevoli delle nostre azioni e pensare sempre alle conseguenze.
Noi diciamo che l’ora della morte non può essere prevista; ma, quando diciamo questo, immaginiamo che quell’ora si collochi in un fututo, oscuro e distante. Non ci sfiora lontanamente l’idea che abbia un legame col giorno appena cominciato, o che la morte possa arrivare questo stesso pomeriggio; questo pomeriggio che ci appare così certo, che ha ogni ora, già stabilita e programmata…