Vincenzo Sansone – Destino
Come le voci nella mente di un folle così le parole cercano i miei occhi per prendere vita. La mia, seppur dolce, è un’eterna dannazione.
Come le voci nella mente di un folle così le parole cercano i miei occhi per prendere vita. La mia, seppur dolce, è un’eterna dannazione.
Io non torno indietro piuttosto sparo, dritto nel petto del mio futuro.
Solo chi è capace di riflettere sarà in grado di comprendere i segni del destino. Come potrà dunque fallire nei suoi intendimenti?
Sarebbe andando anche meglio di quanto si potesse sperare. Ma dopo l’infausto 1999 tutto è perduto nell’ipocrisia dell’autorità celeste, nella morte e caduta di ogni cosmo e realtà, che il Creatore ha il coraggio e la pazzia di chiamare vita.
La mente umana è finita, dunque non può trattare con l’infinito.
Che cos’è la certezza? È un’utopia, è qualcosa che non avremo mai, è quel tassello che spesso ci manca per essere sereni, ma possiamo vivere aspettando certezze che non arriveranno mai. O forse vale la pena vivere senza aspettarsele assaporando ogni cosa nell’incertezza?
Chi fabbrica sul passato interra le proprie fondamenta nel fango.