Paulo Coelho – Destino
Chi entra nel deserto non può tornare indietro. Quando non si può tornare indietro, bisogna solo preoccuparsi del modo migliore per avanzare.
Chi entra nel deserto non può tornare indietro. Quando non si può tornare indietro, bisogna solo preoccuparsi del modo migliore per avanzare.
Il destino lo creiamo noi, con le nostre scelte. Ed è difficile cambiarlo, perché non facciamo che commettere gli stessi errori.Gira e rigira percorriamo sempre la stessa direzione, quella che sempre sceglieremo, che sia giusta o sbagliata. Perché? Perché ce lo dice il cuore, non la testa.
La mezza età è l’epoca in cui faremmo qualsiasi cosa pur di sentirci meglio, tranne che rinunciare a quello che ci fa male.
La più eccitante attrazione è esercitata da due opposti che non si incontreranno mai.
Il sonno era l’unico regno in cui sarebbe riuscita a entrare.
L’amore non viene mai poco a poco. Il giorno prima il mondo aveva un senso…
Il peggio l’ho lasciato per ultimo. Possiamo declassificare la Principessa riportandola semplicemente alla vecchia Eva Hodges, sesso femminile, età anni quattro, ceppo caucasico. Nel tardo pomeriggio la sua carrozza si è ritrasformata in una zucca con quattro topi a tirarla. A guardarla, la si sarebbe detta perfettamente normale, nessuna traccia di raffreddore. È giù, certo: le manca la mamma. A parte questo, appare perfettamente normale. E invece se l’è beccata. Dopo pranzo la pressione ha prima registrato un calo, poi una risalita: questo è l’unico mezzo diagnostico che Denninger è riuscito fino a questo momento a escogitare. Prima di cena Denninger mi ha mostrato i vetrini del suo espettorato – come incentivo alla dieta, i vetrini dell’espettorato sono ineguagliabili, credetemi – e sono pieni di quei germi a ruota di carro che, dice lui, non sono affatto germi ma incubatrici. Non riesco a capire come sia possibile che lui sappia dov’è quest’affare e che aspetto ha, eppure non sia in grado di bloccarlo. Mi propina un sacco di paroloni, ma secondo me non capisce nemmeno lui.