Marco Giannetti – Dillo in quattro parole
Sceverati di tristezze superflue.
Sceverati di tristezze superflue.
Contraddizione, contraddistingue contratti pensieri.
Saprò quanto mi manchi…
Insorgo alle grida di chi non mi ascolta. È un affanno per privarmi del sole, come immane è l’assenza mia tra gaudenti vite. Perché Dio sei sordo e cieco della vita mia.
Sei il mio Universo!
Se fossimo santi mai ambiremmo vita.
La verità, se confessata con amore, rende più dolce il dolore dovuto a una maldestra bugia.