Sonia Dritsakos – Dillo in sei parole
Inganniamo il tempo creandone un altro.
Inganniamo il tempo creandone un altro.
Donami un sorriso, dolcemente, senza fretta.
Mi irrita l’ignoranza, degli altri.
Piango perché non fa più male.
Il “tempo soggettivo” di ognuno è limitato dal “tempo oggettivo”, il quale meccanismo è fatto dalla misura e precisione perfetta di ogni periodo. Oggettività che “rode” la soggettività, quando il vissuto è macchinoso o evanescente. C’è un margine di libertà personale, è il vivere più “carpe diem”, e i momenti più intensi. Ma sia il tempo oggettivo che quello soggettivo non durano tutto il tempo, e quindi può esserci dell’altro.
Uniti da sempre, destinati al sempre.
Cammina a testa alta, fallo sempre!