Anna De Santis – Dillo in sei parole
Voglia di concludere, paura di deludere.
Voglia di concludere, paura di deludere.
La vita è solo un vorrei.
Consiglio il convivere, piuttosto che sposare.
L’amore è come na padella attaccata allo scojo, provala a staccà, manco cor cortello, l’onna l’accarezza je fa tenerezza ma se quarcuno de là, la riesce a toje, se more tra le doje.
Il mio cuore è un giardino fiorito,ogni tanto son nati dei rovi,subito estirpati e bruciati,ho avuto paura, sicuramente sarebbero rinati.
In estate non penso quello che devo indossare perché meglio stare leggeri.In inverno metto il cappotto e quello che c’è sotto non si vede.È l’autunno e la primavera che rimango fregata, devo mettere vestiti non troppo pesanti né troppo leggeri; meno male che stanno scomparendo le mezze stagioni, faremo meno spese: o costume o cappotto.
Forse qualcuno pensa che noi che scriviamo vogliamo metterci in mostra, il nostro scrivere è un bisogno che a volte ci evita d’impazzire, è un peccato che vorremmo confessare, è un dolore che bisogna lenire, è una gioia che si deve condividere, è un momento per poter stare soli a pensare, chiudere gli occhi e sognare, cercare anche virtualmente di cambiar le cose, poi svegliarsi e continuare a vivere e a volte farsi male.