Giuseppe Catalfamo – Dillo in sei parole
Nei Vangeli trovo politica, non fede.
Nei Vangeli trovo politica, non fede.
Un giorno sarò parte di Te, sarò parte della Tua “infinitezza”del Tuo universo d’anime di defunti, sarò ubiquo,perché Tu sei l’insieme di tutte le anime e dei pensieri umaniche si saldano, si fondono fra loro.Tutti saremo parte di Te, non bestemmiamolo, potremmo offendere nostro Padre.Saremo in ogni luogo, non saremo più materia, conosceremo il futuro potendo guardare il passato, conosceremo il destino dell’uomo, lo scopo della vita, perché saremo Dio.Per ottenere questo, che è la perfezione,dovremo attendere la morte.
Del tempo non siam padroni.Dello spazio, aleatorie cognizioni.Della materia svariate maldestre opinioni.Calpestiamo il mondo come ombre cinesi… solo orme… milioni.
Com’era più?Lo strimpellare per non suonare non è trombare…Il ramazzare per non spazzare è già scopare…Il violare per non introdurre non è penetrare…Il toccarsi per non toccare è già toccare…Non ricordo, a volte meglio far finta di non sapere.
La felicità non si può spiegare ma la si deve solo vivere poiché non esiste una ricetta esatta per lei.
Ardiresti passare dalla dama agli scacchi!?Vorresti passare dal vedere un film al cinema alla prima della Scala!?Agogneresti abrogare il ballo della mattonella a beneficio del rock&roll acrobatico!?Allora molla un paio d’ore quella mummia di tuo marito e citofonami, interno 6, quando vuoi.
Una donna lesbica è intrigante.Un uomo con “gusto diverso” è una tremenda checca.