Antonio Leonetti – Felicità
A volte la felicità la troverai nel sorriso di chi ami.
A volte la felicità la troverai nel sorriso di chi ami.
Hai cercato per mari e monti la tua felicità, sei caduta, ti sei fatta male, hai pianto, sofferto e ti sei rialzata… Poi ecco che un giorno scopri che la felicità non è niente altro che qualcuno che sa rendere ogni minuto importante anche quando è lontano.
Io quali siano i miei sogni lo so, cosa cerco lo so, Io so di cosa ho bisogno e so cosa merito. Non mi accontenterò, l’ho promesso a me stessa che non mi sarei accontentata più. Ora voglio essere felice!
Da quando stiamo insieme ho assaporato il vero gusto della felicità!
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Dietro alla positività si nasconde la felicità. La chiave della felicità e essere positivi in tutto.
Cosa ci gridano dunque l’avidità e l’impotenza se non che un tempo nell’uomo c’è stata un’autentica felicità, di cui ora gli rimangono il segno e l’impronta vuota, che egli tenta invano di riempire con tutto quanto lo circonda, promettendosi dalle cose assenti l’aiuto che non ottiene da quelle presenti, ma invano, perché questo abisso infinito non può essere colmato che da un’infinita e immutabile realtà, cioè Dio stesso.
Hai cercato per mari e monti la tua felicità, sei caduta, ti sei fatta male, hai pianto, sofferto e ti sei rialzata… Poi ecco che un giorno scopri che la felicità non è niente altro che qualcuno che sa rendere ogni minuto importante anche quando è lontano.
Io quali siano i miei sogni lo so, cosa cerco lo so, Io so di cosa ho bisogno e so cosa merito. Non mi accontenterò, l’ho promesso a me stessa che non mi sarei accontentata più. Ora voglio essere felice!
Da quando stiamo insieme ho assaporato il vero gusto della felicità!
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Dietro alla positività si nasconde la felicità. La chiave della felicità e essere positivi in tutto.
Cosa ci gridano dunque l’avidità e l’impotenza se non che un tempo nell’uomo c’è stata un’autentica felicità, di cui ora gli rimangono il segno e l’impronta vuota, che egli tenta invano di riempire con tutto quanto lo circonda, promettendosi dalle cose assenti l’aiuto che non ottiene da quelle presenti, ma invano, perché questo abisso infinito non può essere colmato che da un’infinita e immutabile realtà, cioè Dio stesso.
Hai cercato per mari e monti la tua felicità, sei caduta, ti sei fatta male, hai pianto, sofferto e ti sei rialzata… Poi ecco che un giorno scopri che la felicità non è niente altro che qualcuno che sa rendere ogni minuto importante anche quando è lontano.
Io quali siano i miei sogni lo so, cosa cerco lo so, Io so di cosa ho bisogno e so cosa merito. Non mi accontenterò, l’ho promesso a me stessa che non mi sarei accontentata più. Ora voglio essere felice!
Da quando stiamo insieme ho assaporato il vero gusto della felicità!
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Dietro alla positività si nasconde la felicità. La chiave della felicità e essere positivi in tutto.
Cosa ci gridano dunque l’avidità e l’impotenza se non che un tempo nell’uomo c’è stata un’autentica felicità, di cui ora gli rimangono il segno e l’impronta vuota, che egli tenta invano di riempire con tutto quanto lo circonda, promettendosi dalle cose assenti l’aiuto che non ottiene da quelle presenti, ma invano, perché questo abisso infinito non può essere colmato che da un’infinita e immutabile realtà, cioè Dio stesso.