Laila Andreoni – Felicità
E se mi chiedono dove abita la felicità? Rispondo dentro di me.
E se mi chiedono dove abita la felicità? Rispondo dentro di me.
Non c’è amore senza dolore, non c’è vita senza travaglio, non c’è alba senza la notte. Il ventre della gioia è sempre fecondato dalla fatica, dalla sofferenza, per essere infine partorita dopo il travaglio del buio, del dolore nella luce.
La felicità è come una farfalla: quando la cerchi sfugge e quando la trovi ti muore fra le dita.
Le cose straordinarie attraversano ogni giorno la tua vita, fermati e le potrai osservare.
C’è la felicità dei grandi fuochi ardenti, delle grandi passioni. Essa anela a vette altissime e gode il fascino dell’impensato. Accanto, un po’ più in là, la felicità è raggomitolata nel confortante abbraccio della serenità, una serenità cauta, riposante, silenziosa. L’animo inquieto passeggia ora qua, ora là, e delicatamente sogna. C’è, sotteso nell’inquietudine, il segreto della plenitudine della vita.
Quando pensi che niente può cambiare, all’improvviso invece tremi di nuovo e il cuore inizia di nuovo a respirare.
Tutti vorrebbero vivere sulla cima di una montagna, dimenticando però che la vera felicità sta nello scalare la vetta.