Michele Moschella – Felicità
Ieri pensavi che una cosa brutta sarebbe stato un dramma, poi scopri che era nient’altro che una deviazione per la felicità.
Ieri pensavi che una cosa brutta sarebbe stato un dramma, poi scopri che era nient’altro che una deviazione per la felicità.
La felicità ha un abito semplice. È un’emozione bambina.
La felicità provoca invidia, se ce l’hai non renderla nota.
“Voi dunque converrete meco, che quello è il più felice di tutti gli uomini, perché è al di sopra di tutto ciò che possiede”. “E non vedete voi – rispose Martino – che di tutto ciò che possiede egli è disgustato? Platone disse, molto tempo fa, che i migliori stomaci non son quelli che rigettano tutti gli alimenti”.”Ma – disse Candido – non è un piacere a criticar tutto? A trovar dè difetti, dove gli altri uomini credon vedere delle bellezze?”
Dicono che non si può avere tutto dalla vita, ma io non voglio tutto, voglio solo un po’ di felicità.
La vera felicità sta nel cuore di pochi. Sta nei cuori umili, che sanno dare valore a quelle cose che hanno un prezzo. Quel prezzo che non può essere quantificato in euro. Quel prezzo che paghi con l’anima, quel prezzo che spendi in emozioni e saldi con il cuore. La vera felicità è in realtà qualcosa di astratto, non la puoi toccare, ma solo sentire e vedere negli occhi di chi la vive. La vera felicità è un semplice “io ci sono”! È una parola che riempie un vuoto, una mano sicura che ne afferra una tremante e spaventata. La vera felicità è sapersi spogliare di fronte a chi si ama, senza sentire il bisogno di togliersi i vestiti. La vera felicità è avere nel cuore qualcuno che ha il cuore pieno di te.
Spesso ci si chiede cosa manca alla nostra vita per essere felici, ma che cosa manca alla nostra felicità per sentirci veramente vivi?