Georg Wilhelm Friedrich Hegel – Felicità
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
La monotonia non fa parte del mio dna.
La vita e la felicità erano le facce di una moneta che un giorno qualcuno, per dispetto, fece in modo che questa ruotasse continuamente su sé stessa, per impedire che entrambe si incontrassero. Ma ad un certo punto, la vita fu stanca di girare a vuoto, e raccogliendo tutte le sue forze riuscì a stringere la mano alla felicità. Una volta ricongiunte, divennero invincibili e rotolando di pari passo riusciranno a scalare persino la montagna delle avversità, e una volta giunte in cima vissero nuovamente in perfetta armonia come all’inizio dei tempi.
Ci sono cose belle, belle perché ti vengono a cercare, belle perché non smettono mai di sorriderti, belle perché fanno del tempo il loro bene più prezioso da condividere con te, belle come un arcobaleno improvviso, belle perché sanno emozionarti con semplicità, belle perché ti abbracciano così forte da toglierti il fiato. Belle, belle perché hanno scelto di starti accanto donandoti tutta la loro bellezza.
La felicità è un dono inaspettato, quasi sempre, piovuto dal cielo. Ti ritrovi il pacchetto tra le mani ed esitante lo scarti. Al suo interno c’è finalmente, quello che mai avresti sperato di ricevere: un biglietto di sola andata verso il cielo. Sì, hai capito bene, di sola andata, perché sai non ha importanza quando e come tornerai sulla terra, l’importante è che tu abbia toccato il cielo con un dito, almeno per un po’. Al resto, ci penserai dopo!
La felicità è il nostro bisogno più profondo.
Non esiste felicità senza libertà, non esiste libertà senza giustizia.