Livia Cassemiro – Felicità
La felicità è l’assenza di un senso.
La felicità è l’assenza di un senso.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
Mi denuderò dei miei pensieri, mi vestirò di speranza, mi incamminerò verso la strada della serenità., sperando di arrivare alla porta della felicità!
Ricordati che la felicità non è un premio, ma una conquista.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
La felicità non è una causa, ma una pausa.
Uno dei segreti della felicità è una cattiva memoria.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
Mi denuderò dei miei pensieri, mi vestirò di speranza, mi incamminerò verso la strada della serenità., sperando di arrivare alla porta della felicità!
Ricordati che la felicità non è un premio, ma una conquista.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
La felicità non è una causa, ma una pausa.
Uno dei segreti della felicità è una cattiva memoria.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
Mi denuderò dei miei pensieri, mi vestirò di speranza, mi incamminerò verso la strada della serenità., sperando di arrivare alla porta della felicità!
Ricordati che la felicità non è un premio, ma una conquista.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
La felicità non è una causa, ma una pausa.
Uno dei segreti della felicità è una cattiva memoria.