Yukio Mishima – Felicità
Quando pensiamo all’altrui felicità, affidiamo agli altri, e sogniamo a nostra insaputa, una nuova forma di realizzazione dei nostri desideri e ciò può renderci più egoisti di quando pensiamo alla nostra felicità personale.
Quando pensiamo all’altrui felicità, affidiamo agli altri, e sogniamo a nostra insaputa, una nuova forma di realizzazione dei nostri desideri e ciò può renderci più egoisti di quando pensiamo alla nostra felicità personale.
Non aspettare che sia la felicità a venire da te, ma corri tu da lei, perché la felicità è donna e vuole essere corteggiata e amata.
Essere felici è un’arte che disimpariamo ogni giorno, quando mettiamo il piede in una pozzanghera e invece di ridere ci preoccupiamo delle scarpe, quando non guardiamo un arcobaleno perché dobbiamo guidare e non possiamo fermarci, quando una falena diventa un fastidio e non più qualcosa di cui meravigliarsi, quando lasciamo che il mondo diventi una preoccupazione e non qualcosa da guardare con curiosità e gioia. La felicità arriva così, ogni giorno e se non la si riconosce diventa rimpianto. Rimpianto per tutte quelle volte in cui avremmo potuto essere felici ma non lo abbiamo fatto. A essere felici ci vuole allenamento.
Cercare la felicità è come cercare gli occhiali che avete appoggiati sul naso.
Oggi non ho voglia di essere tristevoglio per un attimo sorridereaccantonare tutto ciò che fa maleper un attimo solo voglio essere.
Esiste un segreto per vivere felici, ma questo rimane, appunto, un segreto.
Ho smesso di cercare la felicità quando capii che essa viveva nel mio cuore da sempre ed i miei occhi dovevano solo riconoscerla.