Eugenio Montale – Felicità
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione “sine qua non” di piccole e intermittenti felicità.
La felicità può durare un istante, la serenità un’intera vita se non rincorri la felicità.
Ieri pensavi che una cosa brutta sarebbe stato un dramma, poi scopri che era nient’altro che una deviazione per la felicità.
All’antidoping mi hanno trovato positivo alla felicità.
Non c’è gioia per chi procura l’infelicità altrui.
Ogni giorno ci preoccupiamo troppo di quello che dobbiamo fare, e troppo poco di quello che dovremmo essere: felici, ad esempio.
Quando vedi che i tuoi genitori hanno fatto di tutto per renderti felice, il tuo primo obbiettivo è ripagarli rendendoli felici.