Angela Randisi – Figli e bambini
La musica più bella che ho ascoltato è stato il primo pianto che hai regalato al mondo.
La musica più bella che ho ascoltato è stato il primo pianto che hai regalato al mondo.
La vita è come un pentagramma dove solo chi sa leggere le note scoprirà la sua melodia.
Le nostre scelte sono le chiavi del nostro domani.
Penso alla tua inconsapevolezza e mi commuovo. Un piccolo gamete vagabondo ha trovato la strada, insinuandosi all’interno di un uovo, una palla gigantesca come un pianeta da conquistare e lui, il piccolo astronauta con la coda, ha piantato la bandiera, fecondando un suolo sconosciuto. Ci penso e mi attraversa un brivido, uno scroscio freddo lungo la schiena. Tutto sta accadendo dentro il ventre di una donna, in uno scrigno concepito per custodire il più prodigioso dei doni. Immagino un’esplosione primordiale, un big bang di vita che illumina il buio con scintille di novità.
Il sorriso di una casa è lo stesso di quello della mamma che la abita.
Siro mio, ti supplico, non gettarmi invano tra le braccia della felicità.
Una dolce mattina, con le mie bambine a cogliere fiori per adornare i nostri cuori con tanti colori.