Guido Mazzolini – Figli e bambini
Mia madre accenna un saluto con la mano. Mio padre le risponde e sorride. Gli stessi occhi, le stesse parole di una vita vicini. Certi sguardi durano per sempre.
Mia madre accenna un saluto con la mano. Mio padre le risponde e sorride. Gli stessi occhi, le stesse parole di una vita vicini. Certi sguardi durano per sempre.
Un figlio ti rapisce l’anima, ti ruba il cuore, e ti fa scoprire il vero amore…
Un adulto è un bambino che non sa più cosa vuole.
Padre, tu che mi hai lasciato crescere solo, tu che mi hai insegnato odio sempre e solo. Padre tu che con le tue reazioni violente, mi hai insegnato una via soltanto, ed è la via della paura, e del prepotente. Padre tu che non mi hai insegnato ne a radermi ne a guidare, ma solo a gridare. Padre tu che non hai coltivato in me nessuna speranza, lasciandomi a marcire in una stanza, di una casa senza amore ne calore. Padre tu che hai lasciato ferite aperte dentro un cuore che però non prova più alcun dolore, conferma di un affetto che non ha avuto alcun effetto. Padre tu che esaudivi i miei desideri con i denari, senza sapere che ciò che mi serviva eran cose non costose. Padre tu che però se stavo male, eri pronto ad aiutare, che passavi a volte, notte e dì, a controllare se la fronte scottava di calore. Ed è per questo, che io non ti detesto, ma ti perdono per tutto il resto, padre, e ora qui io resto.
Una vita negata, è una pagina della vita non scritta. E se fosse stata la tua?
L’unico vero mio desiderio in questa vita è non vedere mai né soffrire né morire uno dei miei figli.
In conformità alla mia concezione della vita, ho scelto di non mettere al mondo figli. Una moneta viene esaminata e si può dare a un mendicante solo dopo averci pensato bene, mentre un figlio viene scagliato nella brutalità del cosmo senza esitazione.