Cirillo Vescera – Figli e bambini
Un istante prima di morire, sarò felice di continuare la mia vita, attraverso gli occhi dei miei figli.
Un istante prima di morire, sarò felice di continuare la mia vita, attraverso gli occhi dei miei figli.
Non importa cosa farai da grande, quello che conta è chi sarai da grande.
Nel cuore della notte odo soave amplificarsi dentro me una musica celestiale e ritmica che all’unisono ed in un crescendo di magia, rende, quel suono, “La Musica”: «il battere cadenzoso, armonico e amorevole del cuore dei miei figli; Questa è Musica»!Vi amo.
Dico: “Certo, Mamma. Scusami, ho un sonno tremendo.” Mi metto a letto e prima di addormentarmi parlo mentalmente a Lucas, come faccio da molti anni. Quello che gli dico è più o meno la stessa cosa di sempre. Gli dico che se è morto, beato lui, e che vorrei essere al suo posto. Gli dico che gli è toccata la parte migliore e che sono io a dover reggere il fardello più pesante. Gli dico che la vita è di un’inutilità totale, è nonsenso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l’immaginazione. Sarah non la rivedo più. Certe volte mi sembra di riconoscerla per strada, ma non è mai lei.
Non c’è peccato più grave di far crescere un bambino senza amore, senza una carezza, il suo futuro sarà un’incognita terribile.
Mi rispecchio in te, riconosco frammenti di me nei tuoi occhi. Dolcezza infinita è specchiarsi nel volto di un figlio.
La musica più bella che ho ascoltato è stato il primo pianto che hai regalato al mondo.