Cirillo Vescera – Figli e bambini
Un istante prima di morire, sarò felice di continuare la mia vita, attraverso gli occhi dei miei figli.
Un istante prima di morire, sarò felice di continuare la mia vita, attraverso gli occhi dei miei figli.
Spesso la rovina di un figlio inizia quando i genitori decidono di dargli tutto ciò che non hanno avuto loro.
Qualsiasi hard disk sulla terra, è una sorta di piccolo universo.
Mi dicesti che per te io non ero più nulla. Hai detto che oltre alla porta hai sbarrato anche le finestre. Ti dissi che per me eri morto e che l’unico dolore era non avere una tomba su cui piangere. Sono due anni che non guardavo il tuo viso e l’ho visto oggi da lontano. Quante rughe hanno riempito i tuoi occhi, com’è spento il loro colore. Ti ho visto oggi papà ed ho capito che quel sogno che feci mai si potrà realizzare. Oggi ho compreso che l’unica cosa avrò di te sarà quella foto di una bimba che stringeva il suo bel papy e lo guardava come la principessa guardava il suo principe, resterà quella foto sbiadita di me e te. Un padre ed una figlia che si son perduti per sempre.
Quando ho freddo non sempre uso una coperta, a volte parlo con mamma.
I figli sono i nostri sogni avverati. Ma non ci appartengono.
Da genitore, ho un grosso obbiettivo per mio figlio: non voglio che diventi né un grande dottore, né un grande ingegnere, né tantomeno un grande sportivo. Farò solo di tutto perché sia una persona felice, e nel mondo dei finti felici, non mi sembra poco.