Silvana Stremiz – Figli e bambini
Un parto non ti rende “madre”, ma un bambino “qualunque” ti può riempire il cuore e renderti mamma.
Un parto non ti rende “madre”, ma un bambino “qualunque” ti può riempire il cuore e renderti mamma.
Dio è una partita che si gioca con l’ipotetico e si vince le con le proprie convinzioni.
Essere adulti da bambini è una perversione, ma essere bambini da adulti, dovrebbe essere una devozione.
Sarà che io do un certo valore all’amicizia, sarà che non sopporto la cattiveria del falso, sarà che preferisco restare da sola piuttosto che in compagnia dell’ipocrisia, sarà che la parola amico ha un significato consistente per me, ma non sopporto quelli che con ipocrisia fingono di volerti bene, accarezzandoti con la mano destra mentre con la sinistra ti stanno pugnalando. Non sopporto quelli che alla fine di un’amicizia “sparlano” sperando di colpirti nell’animo e quello che sopporto ancora meno, è lo stupore di cui si vestono quando decidi di andartene, pur sapendo che era inevitabile dopo tanto sangue. E magari hanno anche il coraggio di chiamarti “amico mio”.
È bello sognare, ci fa sentire vivi. Peccato che siano gli stessi sogni, se non raggiunti, a ucciderci.
Odio sentirmi impotente davanti alle lacrime.
L’amore non ha una regola fissa, ma si nutre di parole e di rispetto.