Gerardo Migliaccio – Figli e bambini
Il diritto a camminare sulla terra nuda, senza distinzioni di proprietà, è del bambino appena nato.
Il diritto a camminare sulla terra nuda, senza distinzioni di proprietà, è del bambino appena nato.
I genitori di un figlio sperano in un appiglio, quelli di una figlia sperano in chi la piglia.
Diamo la libertà incondizionata a tutte le nazioni del mondo. Lasciamo in pace i popoli. Diamogli la sovranità di decidere del loro destino. Con libere elezioni e liberi referendum. A patto che non minaccino la pace degli uomini, degli animali e dell’ecosistema.
Cerca nel sorriso di un bambino il tuo sorriso di padre.
Da piccola mi chiedevo come sarei stata da “madre”; sono caduta nel mio sogno in tenera età. Adesso mi chiedo ancora come sarò da madre perché mi rendo conto che non impari mai ad esserlo fino in fondo; non sarò stata figlia abbastanza credo, oppure non ci sono ne madri “precarie”, ne madri “di ruolo”, e la vita? Sì, una scuola che non termina mai.
Penso ci sia qualcosa di grammaticalmente scorretto nella frase: “Mamma, ho trovato il tuo regalo di Natale, per me”
Figlio mio, se mi chiederai cos’è il mare io ti risponderò che è il cielo caduto sulla terra, un fiore è una farfalla che, stanca, si è fermata sullo stelo verde, le nuvole sono pecorelle volate in cielo; se mi chiederai cos’è la vita ti risponderò che è un abbaglio che splende sotto il sole ma si esaurisce con la pioggia e, se infine, mi chiederai cos’è l’Amore, ti risponderò: è la più grande illusione, ma la meravigliosa realizzazione di te, figlio mio.