Gerardo Migliaccio – Figli e bambini
Il diritto a camminare sulla terra nuda, senza distinzioni di proprietà, è del bambino appena nato.
Il diritto a camminare sulla terra nuda, senza distinzioni di proprietà, è del bambino appena nato.
Ogni madre ha più di ogni altra persona al mondo l’innata facoltà di vedere oltre le apparenze. Attraverso il suo istinto, è in grado di leggere anche il più piccolo segno tracciato sulla pagina del nostro volto. Ogni madre, infatti, possiede la rara capacità di comprendere i più impercettibili moti del nostro cuore, nascosti dietro le fitte tende di un sorriso incerto o di una improvvisa lacrima, ed è l’unica che sollevando le grevi tende dell’illusorietà, riesce a spalancare il sipario della nostra anima dove danza la parte più vera di noi.
Chi meglio di un bambino può insegnare agli adulti la gioia di vivere, essendo se stessi, nella propria semplicità?
Immaginare il suo viso, sognare un futuro privo di dolori. Sognare che la vita sua sia così diversa dalla tua. Vedere i suoi occhi prima di conoscere la loro bellezza. Quante cose una mamma immagina sentendo quel bimbo crescere in lei. Eppure sa che non potrà mai proteggerlo veramente. L’unica cosa che lei potrà fare sarà amarlo per sempre di quell’amore che non troverà mai in altre braccia. Potrà dimenticare tutto crescendo, ma mai quel primo e vero amore. Quello che non troverai mai se non nel cuore tuo!
A mio figlio insegnerò il rispetto! Insegnerò a non prendersi gioco di chi è più magro o più grasso. Di chi ha qualcosa in meno di lui. A deridere chi ha problemi ed è in difficoltà. A mio figlio insegnerò a capire e valutare per chi deve tendere una mano e per chi deve rimetterla in tasca. Insegnerò che la violenza psicologica è più feroce di quella fisica. Insegnerò che un domani per esser madri o padri devi aver imparato certe basi. Insegnerò che Dio non va solo predicato perché Dio insegna non solo a parlare ma a non deridere e a non giudicare!
Io ti amerò sempre, che tu sia un combattente, un guerriero, un soldato o un uomo neutrale che ama la pace. Che tu ti faccia rondine o falco, piccolo o grande, uomo o donna. Il mio amore per te non avrà mai fine, perché tu, hai il diritto di essere libero di scegliere di diventare quel che vuoi.
“Sai che cosa mi ha detto una volta la mamma?” Il modo in cui pronuncia mamma, come se non l’avesse tradita, mi fa digrignare i denti. “Ha detto che c’è un po’ di male in ognuno di noi e che il primo passo per amare un’altra persona è riconoscere lo stesso male in noi stessi per poterla perdonare”