Ken Follett – Figli e bambini
Un bambino era come una rivoluzione, pensò Grigorij: potevi dargli la vita, ma non controllare come sarebbe andata a finire.
Un bambino era come una rivoluzione, pensò Grigorij: potevi dargli la vita, ma non controllare come sarebbe andata a finire.
Fu come essere colpito da un fulmine, che diede vita al mio cuore, quando scoprii che in questa vita non ero solo, c’eri tu, figlio mio. E fu l’inizio dei giorni più belli della mia vita.
Una ragazza dice: “Bambina come sei carina!”E la bambina: “Anche tu…”La ragazza: “lo so, sono davvero la più bella!”La bambina: “No, la mia mamma è più bella di te!”E la ragazza borbotta: “Ma com’è che non c’è nemmeno una mamma più brutta di me!?”
I tuoi capelli ribelli color miele, incorniciavano il volto stanco e pallido.La tua mano cercava la mia scivolando a fatica tra le lenzuola e la coperta.La tua voce era una flebile cantilena, solo a volte riuscivi a esprimerti.Ma i tuoi occhi nocciola, velati di tristezza e sofferenza mi trasmettevano una muta preghiera: Portami a casa!Ti ci porterò un giorno, quando ci ritroveremo e tu sarai bella come tanti anni fa, e io ti riconoscerò subito!Perché tu sei la mia mamma.
Se solo sapessimo diventare adulti con l’ingenuità dei bambini, ci risparmieremmo molte amare delusioni e saremmo tutti più buoni.
L’amore di una mamma sfama qualsiasi cuore.
I figli vanno educati, in una maniera semplice rispettosa e responsabile, dandole affetto nei giorni della loro vita. Sapranno essere, più forti nel loro cammino.