Chiara Garbuglia – Figli e bambini
L’agitazione come quando da bambini si aspettava ansiosi la risposta sul bigliettino: Si o No?
L’agitazione come quando da bambini si aspettava ansiosi la risposta sul bigliettino: Si o No?
I bambini andrebbero visti come degli insegnanti di semplicità, non come dei contenitori di rimpianti. Si dovrebbe far loro credere che da grandi possano davvero diventare astronauta o ballerina, che un anziano obeso vestito di rosso possa cavalcare il cielo per consegnar loro doni, che un ratto possa barattare soldi per un dente, che il bacio della mamma sia lenitivo di ogni ferita, che il babbo sia capace di rubargli il naso tra due dita, che le nuvole siano soffici, che l’orco esista realmente, ma che una tenue luce sul comodino possa tenerlo lontano di notte, che la siringa non abbia l’ago, che non esistano bambini diversi. Se prendi un’illusione dalle tasche di un bambino, ricorda che stai rimuovendo un colore dal suo arcobaleno.
L’avermi ceduto il proprio posto sull’altalena, è stata una delle più grandi dichiarazioni d’amore mai ricevute.
Erano esplosioni violente concentrate in pochi centimetri di distanza e altrettanti di profondità. La somma…
Il respiro di un figlio è come una melodia… ti ci perdi. Saresti disposto a spegnere il mondo, se solo tu potessi. Solo per ascoltarla, per viverla… per respirarla.
La mamma è la patria dell’amore.
Se non sei pronta la sacrificio, senza che esso ti pesi, non sei pronta ad essere madre.