Annamaria Crugliano – Figli e bambini
Devi vincere tu sulla vita no lei su di te! Se scappi sarai sempre meno forte! Devi ricominciare da dove sei perché così dimostri che non sei vigliacco e che non è colpa tua nulla!
Devi vincere tu sulla vita no lei su di te! Se scappi sarai sempre meno forte! Devi ricominciare da dove sei perché così dimostri che non sei vigliacco e che non è colpa tua nulla!
Ti insegnerò a camminare, e quando avrai imparato a correre lascerò la tua mano, ma sappi sarò sempre al tuo fianco.
Con le mani sporche di allegria i bambini giocano coi sassi della via ed i vecchi invecchiano davanti alla tivù con la pipa ed uno scommettiamo in più.
Perché mi devo vestire bene? Cos’è questa gentilezza nei confronti altrui?
I Bambini ed io siamo sulla stessa lunghezza d’onda, converso volentieri con loro perché non mi giudicano, non ne hanno bisogno, vogliono solo divertirsi un po’. Mi sento molto in collegamento con i bambini, li capisco, proprio perché da bambino ho rinunciato a molte cose. Quando entrano nella stanza mi si apre il cuore. Mi piace il rumore… mio Dio, sono così allegri!
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.
Sei nato per farmi del male e poi curarmi di nuovo.