Giancarlo Cerbo – Filosofia
La mente è una macchina di finzioni.
La mente è una macchina di finzioni.
La diffidenza è nemica della sincerità e blocca il dialogo tra due esseri intelligenti.
Ma è un originale, senza nessuna cultura: uno di quei selvaggi moderni che ora si vedono spesso, di quei liberi pensatori che hanno assimilato d’emblée i concetti dell’ateismo, del materialismo. Prima il libero pensatore era un uomo che aveva appreso i fondamenti della religione, delle leggi, della morale, e poi, da sé attraverso lotte e travagli, era giunto al libero pensiero: ma ora c’è un nuovo tipo di liberi pensatori, i quali non hanno mai sentito dire che vi sono leggi morali e religiose e che non sanno fare altro che negare, cioè sono dei selvaggi. Lui credo che sia figlio di un maestro di Mosca e non ha ricevuto alcuna istruzione. Quando entrò all’accademia e cominciò a farsi una certa fama, siccome non è sciocco, volle istruirsi e si mise a leggere le riviste e i giornali, e così si fece una cultura superficiale che l’ha portato alla negazione di tutto. Un tempo almeno si studiava il passato per combatterlo, ma ora ci si contenta di paroloni: selezione, evoluzione, lotta per l’esistenza e via discorrendo.
Riviviamo le stesse esperienze nella speranza che siano migliori.
Se non ti piace come sono le cose, cambiale! Non sei un albero.
Se quando canto tutti vi tappate le orecchie come fate ad insegnarmi a cantare?
La differenza tra vita e morte è solo un istante. Per questo bisogna viverlo intensamente.