Nello Maruca – Filosofia
La Morte ci accomuna tutti; è la vita terrena che detta le differenze.
La Morte ci accomuna tutti; è la vita terrena che detta le differenze.
Nel più peggior angolo di cattiveria del mondo c’è nascosto una parte di benvolere.Essendo questa parte troppo grossa, esce fuori dall’equilibrio che il mondo ci impone e sfocia in cattiveria. Ma non perché questa esiste, solo per rimanere Allineato al sistema.
Quanto più quelle scritture apparivano incongrue con le loro tradizioni e concezioni, tanto più dovevano forzarne l’interpretazione, per renderle più consone ai loro bisogni morali e culturali. Si consolidò così questa molteplice tradizione interpretativa, “falsificante” quanto altra mai, e che pure costituì quel plurimillenario esercizio intellettuale che affinò così straordinariamente le virtù logiche di noi europei. È una mia ipotesi: ma il cavillo può diventare sottigliezza, il puntiglio può diventare rigore, l’arbitrio può diventare inventività, l’astrazione può rovesciarsi in universale concretezza. Così, del resto, la retorica e l’euristica greca del V secolo a.c. fornirono le armi logiche alle grandi riflessioni di Platone e di Aristotele, che restano le fonti massime di tutta la riflessione filosofica di noi occidentali.
Quando mancano le capacità per il raggiungimento di uno scopo si dichiara che la cosa non interessa.
Ogni mala azione torna al mittente. È l’effetto boomerang del peccato perché esso genera castigo.
Il denaro riesce a mascherare molte brutture.
Com’è venuta nel mondo la ragione? Com’è giusto che arrivasse, in un modo irrazionale.