Paola Melone – Filosofia
Non so: e questo è tutto quello che so.
Non so: e questo è tutto quello che so.
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
L’eleganza è corpo e anima indossati in modo regale.
Tutto quello che è stretto fa male; anche i parenti.
E seppur impercettibile, anche il buio desidera essere amato.
Ogni uomo bianco rosso, giallo o nero può essere il progresso o il regresso principalmente per se stesso… da ciò che sceglie, intorno a lui si verificheranno le sorti del suo decidere.
I passi nella vita devono rispettare i gradini dell’età, perché il tempo non accetta la confusione tra saggezza e stupidità.