Annamaria Crugliano – Filosofia
I nuovi peccati: vantarsi del male commesso e dei propri peccati.
I nuovi peccati: vantarsi del male commesso e dei propri peccati.
Cosa vedono gli occhi quando scrutano di notte il grande spettacolo della volta celeste? Stelle, sì, ma anche l’immensità dell’anima che si perde tra di loro, consapevole di quando siamo non in linea con l’immensità dell’universo, attaccati al nostro egoismo gretto di piccoli esseri umani che non riescono ad uscire fuori dagli schemi della mediocrità.
Ci hanno insegnato a perdonare… ma chi perdonerà noi stessi, per aver perdonato?
L’importante è che sia felice la maggioranza di noi per poter dire che siamo tutti felici.
Nella mente le transenne, che ti faranno drizzar le antenne senza lasciarci le penne.
Regalerò il cuore alle fate belle che non possono innamorarsi!
Per chi dunque si occupi di passioni e di contese e in esse si affligga, inevitabilmente tutte le sue opinioni saranno mortali, e neanche il più piccolo particolare trascurerà per diventare il più possibile mortale, incrementando appunto tale parte: chi invece si è occupato dello studio della scienza e delle riflessioni sulla verità ed ha esercitato soprattutto questa parte di se stesso a riflettere sulle cose immortali e divine, se viene a contatto con la verità, è assolutamente necessario che, per quanto sia ammesso dalla natura umana, prenda parte dell’immortalità, senza trascurarne neppure una parte, e, come colui che venera una divinità e mantiene in ordine il divino che abita in sé, sia particolarmente felice.