Nello Maruca – Filosofia
Non mi sono mai voluto piegare all’idea dell’esistenza dell’invidia e seppure contrariato oggi, all’età di settantatré anni debbo per la prima volta, dopo quasi cinquanta anni di matrimonio, dare ragione a mia moglie.
Non mi sono mai voluto piegare all’idea dell’esistenza dell’invidia e seppure contrariato oggi, all’età di settantatré anni debbo per la prima volta, dopo quasi cinquanta anni di matrimonio, dare ragione a mia moglie.
Ci sono cose segrete che nascono nel buio. Annidate nell’oscurità prendono vita, creazioni nostre. Emozioni vissute, speranze, paure, sogni. Trovano forma nell’aria, apparentemente vuota. Tutto quello che non si vede si trasforma in un embrione cullante.
È solo dandoci dei pensieri che i tempi possono danneggiarci, futuro e passato non esistono, esiste solo il momento presente e l’immediatezza della vita.
I pettegolezzi degli stolti non minano i pensieri dell’uomo dotto.
Il grande filosofo è quello il cui discorso, per modo di dire, viene vissuto intimamente di generazione in generazione.
Sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi.
“Cogito ergo sum” (Penso, dunque sono) o “Nosce te ipsum” (conosci te stesso).Chi mente, Cartesio o Socrate?