Francesca Zangrandi – Filosofia
Non sono l’albero che cade e fa il botto…Sono semplicemente uno di quei rami che ogni giorno calpestiamo.
Non sono l’albero che cade e fa il botto…Sono semplicemente uno di quei rami che ogni giorno calpestiamo.
Tutte le cose sono meno difficili per chi le affronta con maggiore serenità.
Ti detesto.Ti detesto, mi fai male, male da morire.Mi fai male perché soffro per altro e penso a te, perché sei il mio riflesso, la mia più grande solitudine di sempre.Mi fai male perché so che non mi amavi, tu non sai amarmi, nessuno sa amarmi e questo mi fa sentire sbagliata.Ti detesto perché scrivo solo sul mio dolore per te.Ti detesto perché vuoi starmi vicino, perché scrivi che stai benone.Ti detesto perché tu dimentichi in fretta e io no.Ti detesto perché fai il bravo ragazzo e perché lo sei.Ti detesto perché ti ammiro e tu stimi me.Ti detesto con le lacrime agli occhi mentre vago per la città sperando di vederti e non amarti.
L’orbita esistenziale d’una persona filosoficamente “cinica” s’inscrive tra il “vivere” (Jim Morrison) e il “morire” (Franz Kafka) “come un cane”.
Chi cerca se stesso, trova anche gli altri.
Le donne non riusciranno mai ad avere successo quanto gli uomini perché non hanno mogli che le raccomandano con i loro consigli.
Grassa pigrizia quella per cui si chiama Dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. Dio sarebbe la somma della nostra ignoranza?