Antonio Prencipe – Filosofia
Troppe volte ho fatto l’amore con chi non ha mai voluto conoscere la mia anima.
Troppe volte ho fatto l’amore con chi non ha mai voluto conoscere la mia anima.
Che cosa è la storia se non un gioco su cui tutti si sono messi d’accordo?
È assurdo, ma più si cerca di cambiare le cose e più si finisce per cambiare se stessi, ci si abitua al marcio che la vita ci mostra, come un cerchio senza inizio e fine, ad ogni ciclo ci lascia con un mezzo sorriso sulle labbra che non fa che confermare che avevamo ragione nella sola occasione in cui speravamo di avere torto.
L’etica decadente del sacrificio di sé.
Solo dopo la morte l’amore diventa eterno!
Mi pare, del resto, che l’atteggiamento pessimistico si addica di più che non quello ottimistico all’uomo di ragione. L’ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l’uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato. E poi il pessimista non raffrena l’operosità, anzi la rende più tesa e diritta allo scopo. Tra l’ottimista che ha per massima: “Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda”, e il pessimista replicante: “Fà d’ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio”, preferisco il secondo.
Capita che chi è abbandonato da tutti è accudito da un solo Essere superiore a tutti.