Annamaria Crugliano – Filosofia
Tu saresti il mio tipo se “volessi essere il mio tipo”…
Tu saresti il mio tipo se “volessi essere il mio tipo”…
Siete capaci di arrivare fino alla luna, ma non siete capaci di arrivare dentro voi stessi.
L’assenza non è il nulla, ma il tutto che si veste di nulla per ferirti.
I filosofi tedeschi sono i più frivoli di tutti: raccontano la verità alla stregua di un amante, ma raramente propongono di sposarla.
Non so perché ma sono sempre così giovane, giovane, giovane da fantascienza.
Il genere umano, macchiato di crimini efferati contro i propri simili e non, si innalza al di sopra di tutte le altre specie con fierezza, autoproclamandosi unico portatore di “umanità”, concetto che dovrebbe essere proprio di noi “uomini”, è si intelligente, ma intelletto è ben lontano dal termine: amore…
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Siete capaci di arrivare fino alla luna, ma non siete capaci di arrivare dentro voi stessi.
L’assenza non è il nulla, ma il tutto che si veste di nulla per ferirti.
I filosofi tedeschi sono i più frivoli di tutti: raccontano la verità alla stregua di un amante, ma raramente propongono di sposarla.
Non so perché ma sono sempre così giovane, giovane, giovane da fantascienza.
Il genere umano, macchiato di crimini efferati contro i propri simili e non, si innalza al di sopra di tutte le altre specie con fierezza, autoproclamandosi unico portatore di “umanità”, concetto che dovrebbe essere proprio di noi “uomini”, è si intelligente, ma intelletto è ben lontano dal termine: amore…
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Siete capaci di arrivare fino alla luna, ma non siete capaci di arrivare dentro voi stessi.
L’assenza non è il nulla, ma il tutto che si veste di nulla per ferirti.
I filosofi tedeschi sono i più frivoli di tutti: raccontano la verità alla stregua di un amante, ma raramente propongono di sposarla.
Non so perché ma sono sempre così giovane, giovane, giovane da fantascienza.
Il genere umano, macchiato di crimini efferati contro i propri simili e non, si innalza al di sopra di tutte le altre specie con fierezza, autoproclamandosi unico portatore di “umanità”, concetto che dovrebbe essere proprio di noi “uomini”, è si intelligente, ma intelletto è ben lontano dal termine: amore…
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.