Francescopaolo Calciano – Filosofia
Il presente del passato è la memoria.Il presente del futuro è l’attesa.
Il presente del passato è la memoria.Il presente del futuro è l’attesa.
Come può dirvi chiunque, non sono un tipo gradevole: non so nemmeno cosa vuol dire. Ho sempre ammirato i cattivi, i fuorilegge, i figli di puttana. Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita che fa schifo. Sono loro che mi interessano. Sono pieni di sorprese. Ho anche un debole per le donnacce, quelle che si ubriacano e bestemmiano, che hanno le calze molli e il trucco sbavato. Mi interessano di più i pervertiti che i santi. Mi rilasso con gli scoppiati perché anche io sono uno scoppiato. Non mi vanno le leggi, la morale, le religioni, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società.
Oggi l’orologio della mente non batte più le ore, chè i secondi già son troppi ed i minuti son contati per la nostra comprensione ed il capire diventa un miraggio.
Le vere preoccupazioni? Arrivano quando ogni dubbio sparisce. È il dubbio, che “lavora”. La certezza, “riposa”.
Sembra che le bugie, risultino più simpatiche delle verità.
Per l’uomo il carcere più duro è il peccato. Esso imbriglia e l’anima e il corpo.
Dalle contraddizioni il frutto di nuove verità.