Angela Cicolari – Filosofia
La validità di un’idea si evidenzia con la libertà e la gentilezza. Un’idea si mette in discussione però quando per dimostrarla si ricorre ad assassinii, ipocrisie e odio razziale.
La validità di un’idea si evidenzia con la libertà e la gentilezza. Un’idea si mette in discussione però quando per dimostrarla si ricorre ad assassinii, ipocrisie e odio razziale.
Una “ingiustizia”, di qualsiasi genere, è sempre equiparata alla bravura personale. È una legge matematica che non si può infrangere. Quindi, in una grande ingiustizia, se è possibile dimostrare la propria grande intelligenza, abilità, integrità, virtù e sincerità, bisogna guardare a quella grave colpa subita, a quel dito puntato, come il mezzo attraverso cui si dimostrerà all’universo intero il proprio valore, l’esattezza della propria logica, e la sincerità dimostrata verso la conoscenza, verso il potere e la vita, quelle intese come leggi indipendenti, autonome dalla carne, a se stanti, proprio per garantire un risultato imparziale.
Un racconto sta in piedi solo su una cosa: verità. Uno scrittore che cerca di impipparla e plasmarla a suo piacimento, credo che otterrà un risultato oggettivamente scadente. Le parole devono incontrarti sulla strada dell’onestà e se ti riterranno degno, danzeranno per te nel vento dei ricordi.
Crediamo di essere immortali, quando di immortale c’è solo la stupidità dell’idea di esserlo.
Se una mente era illeggibile, primo ci sarà stato un valido motivo, secondo non è detto che era illeggibile perché vuota. Se si guardano idee, concetti, superiori a quanto si è in grado di sopportare, si può impazzire. Terzo, la legge del contrario è la meno indicata per assoggettare tutte le altre a Dio. Non è capace perché non è la sua natura, non è il suo essere, l’essere non cambia con l’avere. Nemmeno con il non avere. Dio e gli angeli sono troppo abituati a considerare tutto come un assegno trasferibile, e che per avere “qualcosa” basta uccidere chi l’aveva prima. Non so in che universo credono di vivere, ma non sempre due è meglio di uno.
Amo molto la filosofia classica, sono un Erodotomane.
Ci sarà un buon governo solo quando i filosofi diventeranno re o i re diventeranno filosofi.